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Aspettando Corto Dorico | Indagine sul Reale – Il Cinema di Elio Petri

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Al via da oggi al Cinema Azzurro di Ancona per Aspettando Corto Dorico la Retrospettiva dedicata a Elio Petri, grande Maestro del Cinema Italiano, dal titolo Indagine sul Reale – Il Cinema di Elio
Petri.
Si comincia oggi alle 21 con la La Proprieta’ non è piu’ un furto, film del 1973 con Flavio Bucci e Ugo Tognazzi, che si considera parte della cosiddetta “trilogia della nevrosi”, composta da Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (“nevrosi del potere”) e La classe operaia va in paradiso
(“nevrosi del lavoro”), che si completa con un’analisi della “nevrosi del denaro”.
Epico, visionario, disturbante. Elio Petri, il migliore dei nostri registi politici, sradicato dall’immaginario collettivo del cinema italiano per più di vent’anni, un intellettuale complesso e slegato da qualsiasi cordata ideologica, che ha messo su pellicola le nevrosi di un Paese impazzito dalle logiche capitalistiche. Il cinema di Elio Petri mostra una rara consapevolezza nel modo di intendere il mestiere, in cui la professionalità si identifica con l’etica, uno sguardo ribelle contro le regole ipocrite e gli equilibri imposti con la forza, dalla parte del popolo “in tutti i sensi, quindi anche dal punto di vista politico, soprattutto dal punto di vista umano”.
La retrospettiva su Elio Petri curata da Chiara Malerba, una delle operatrici culturali più attente di Ancona e che si dedica al cinema con passione, parte da oggi per poi proseguire, con i film di nella loro versione restaurata, domenica 17 novembre alle 10.30 con L’assassino per una proiezione che prevede anche un benvenuto con colazione per gli ospiti del cinema Azzurro. L’appuntamento si ripeterà domenica 24 Novembre con I Giorni Contati sempre alle 10.30 con la stessa modalità.
Si prosegue sabato 30 novembre alle 16.30 con La decima Vittima. Domenica 1 dicembre alle 10.30 sarà la volta di Todo Modo con la formula domenicale della colazione.
La retrospettiva concepita dai gestori della sala e dalla direzione artistica di Corto Dorico 2019 come un “aspettando il festival” vuole evidenziare la funzione del cinema come “anticorpo contro l’odio”.
L’evento, dice Valerio Cuccaroni – presidente dell’Associazione Nie Wiem che organizza il festival:
“è una straordinaria occasione per ammirare il cinema di Petri che portò la classe operaia alla Palma d’oro. Le rassegne sono ormai merce rara e questa non sarebbe stata possibile senza l’acume, le competenze, l’impegno e la forza d’animo di Chiara Malerba, che d’estate anima una delle due arene cinematografiche della città e nel resto dell’anno gestisce la sala dell’Azzurro
insieme allo sto(r)ico programmatore Francesco Nocciolino. È in queste sale che intere comunità imparano a guardare il mondo con altri occhi e a trasmettere alle generazioni future questa
eredità. È in queste sale che si conosce l’odio, che nasce dall’emarginazione sociale, non lo si zittisce, lo si guarda in faccia e si formano gli anticorpi. L’odio non si rimuove. Semmai occorre rimuovere le ragioni che lo scatenano. E Petri fu uno dei pochi al mondo a mostrare magistralmente come si fa”.