“CORTO DORICO FILM FEST 2021”: VINCE “BIG” DI DANIELE PINI. TUTTI I VINCITORI DELLA XVIII EDIZIONE

“CORTO DORICO FILM FEST 2021”

XVIII EDIZIONE

Dal 4 al 12 dicembre 2021

“ANTICORPI”

 IL CINEMA PER LA RIGENERAZIONE

 “Big” di Daniele Pini

è il corto vincitore del “Premio Stamira” 

e del “Premio del Pubblico” 

della XVIII edizione di Corto Dorico Film Fest

 Menzione Speciale a “Lia” di Giulia Regini

Gli altri Premi

 “Tropicana” di Francesco Romano

Premio Nie Wiem al Miglior Cortometraggio d’impegno sociale

 “Le buone maniere” di Valerio Vestoso 

Premio Giuria Giovani Nazareno Re

 U figghiu di Saverio Tavano

Premio Cgs Acec Sentieri di Cinema

 Big di Daniele Pini

Premio Ristretti Oltre le Mura

 Due di Filippo Meneghetti

Premio giovani salto in lungo – cantiere di cinema

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TRA GLI OSPITI di questa edizione

 

LUCIANO TOVOLI, LUDOVICO DI MARTINO, VINICIO MARCHIONI, SARA SERRAIOCCO e il registaMAURO MANCINI, il regista FRANCESCO BRUNI, la regista WILMA LABATE, SIMONA PAGGI (montatrice de La vita è bella), il produttore ANDREA PARIS e il produttore OMAR RASHID e moltissimi altri

73 appuntamenti tra proiezioni di corti, documentari e lungometraggi, incontri, masterclass, workshop per ragazzi

co-direzione artistica DANIELE CIPRÌ e LUCA CAPRARA

Mole Vanvitelliana – Ancona

 

Roma, 12 dicembre 2021 – E’ “Big” di Daniele Pini il corto vincitore della XVIII edizione di Corto Dorico Film Fest, tra i più autorevoli e popolari Festival d’Italia per quanto concerne i cortometraggi, diretto dal regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e dallo sceneggiatore Luca Caprara, dal 4 al 12 dicembre alla Mole Vanvitelliana di Ancona.

 

Si tratta di un doppio riconoscimento per “Big” che è stato insignito sia del Premio Stamira” miglior cortometraggio, conferito dalla giuria di qualità che del “Premio del Pubblico”. Quest’anno la giuria di qualità era composta dalla regista Wilma Labate (Arrivederci Saigon, La mia generazione, Signorina Effe), dal produttore del gruppo Groenlandia, Andrea Paris (Smetto quando voglio, Il Primo Re) e dalla montatrice nominata agli Oscar per La vita è bellaSimona Paggi

 

Questa la motivazione della giuria: «Big è un film pieno di idee, ha stile e un linguaggio sintetico come chiede il cortometraggio. Gli attori lavorano in sottrazione e dunque sono autentici grazie a una direzione sapiente».

Menzione speciale a “Lia” di Giulia Regini con questa motivazione: «Un film coraggioso e delicato allo stesso tempo»

 

“Big” racconta la storia di Matilde che vive insieme a suo nonno in una angusta casa sul mare. Per guadagnare qualche soldo, scandaglia la spiaggia con il metal detector alla ricerca di qualche oggetto di valore. In una fredda mattina d’inverno, Matilde troverà un oggetto che cambierà la sua vita per sempre.

Daniele Pini è nato a Roma nel 1987, è regista e sceneggiatore. Diplomatosi in Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, è co-fondatore della Nikada Film e realizza spot per la televisione e videoclip. Nel 2017 dirige “Rocky”, cortometraggio premiato al Giffoni Film Festival da Rai Cinema e numerosi altri festival, mentre nel 2020 esordisce in sala con il suo primo lungometraggio documentario, “Impressionisti Segreti”. “Big” ha vinto il premio come Miglior Cortometraggio nella sezione Alice nella Città della Festa del Cinema di Roma 2021.

 

Gli altri Premi – il Premio Nie Wiem al Miglior Cortometraggio d’impegno sociale è andato “Tropicana” di Francesco Romano; il Premio Giuria Giovani Nazareno Re a “Le buone maniere” di Valerio Vestoso; il Premio Cgs Acec Sentieri di Cinema è stato vinto da U figghiu di Saverio Tavano; il Premio Ristretti Oltre le Mura da Big di Daniele Pini e il Premio giovani Salto in lungo – cantiere di cinema da “Due” di Filippo Meneghetti

 

Concorso Internazionale – Ricordiamo anche che “Near Our border” di Martina Troxler è il corto vincitore del Concorso Internazionale Amnesty International Italia e del Premio “Gianni Rufini” della Giuria Giovani. “Store Policy” di Sarah Arnold è il vincitore del Premio del pubblico di questo concorso. 

 

A conclusione della XVIII edizione del Corto Dorico Film Fest queste parole dei co-direttori artistici, il regista e direttore della fotografia, Daniele Ciprì e lo sceneggiatore Luca Caprara: «Ci eravamo ripromessi un Festival pronto a ritrovare uno “spazio” non solo di contenuti ed emozioni ma un luogo fisico capace di attivare condivisioni reali e socialità, che tornasse ad essere di nuovo comunità. Questa edizione di Corto Dorico Film Fest è stato questo. E’ tornato il confronto diretto, tangibile. E ci riteniamo molto soddisfatti perché pensavamo a proprio a questo tipo di “Anticorpi” quando abbiamo scelto il tema del Festival, nella speranza e visione di un “cinema per la rigenerazione”».

 

«A 18 anni il festival è ormai autonomo. C’è una straordinaria squadra di professionisti/e e volontari/e, da tutte le Marche, che lo ha preso in mano e lo sta portando lontano – ha detto il Presidente di Nie Wiem, Valerio Cuccaroni -. Abbiamo sempre sostenuto che il cinema è al cinema: grazie alla nuova Nie Wiem, al sostegno del Comune e di tutti i partner ci siamo riusciti. In questi tempi bui la luce del cinema e in particolare quello di impegno sociale è fondamentale».

 

CORTO DORICO FILM FEST 2021

Sono stati in tutto 73 gli appuntamenti di questa edizione tra incontri in presenza e online (sulla pagina Facebook di Corto Dorico e sul canale Youtube di ArgoWebTv), masterclass, workshop per ragazzi e proiezioni di cortometraggi (nazionali e internazionali), documentari e lungometraggi.

 

IL TEMA – Titolo di quest’anno è “Anticorpi – Il Cinema per la rigenerazione”, parola che la direzione artistica del Festival ha individuato come “capace” di sintetizzare il tempo che stiamo vivendo.

 

OSPITI – Tanti sono stati gli ospiti del Festival protagonisti di incontri e masterclass tra i quali uno dei più importanti direttori della fotografia al mondo, Luciano Tovoli al quale è stato dedicato un omaggio con la presentazione di un libro a lui dedicato e la  proiezione di due capolavori della storia del cinema di cui è stato direttore della fotografia. Quindi, protagonisti di incontri virtuali con i ragazzi delle scuole superiori di Ancona (in diretta sulla pagina Facebook di Corto Dorico e sul canale Youtube di ArgoWebTv): nei giorni scorsi gli attori Simone Liberati e Selene Caramazza  e lo sceneggiatore e regista Francesco Brunil’attrice Sara Serraiocco (già Nastro d’Argento per Non odiare) e il regista Mauro Mancini. Nei prossimi giorni anche l’attore Vinicio Marchioni (martedì 14 dicembre, ore 18.30). Il regista Ludovico Di Martino (La belva e Skam Italia) ha tenuto una masterclass di regia. Presenti all’inaugurazione del Festival i due attori e comici Michele e Stefano Manca, conosciuti come il duo Pino e gli Anticorpi, per anni a Colorado e al Festival di Sanremo nel 2016, per la proiezione del film nel quale sono protagonisti, “I giganti”. Omar Rashid il più importante regista e produttore italiano di contenuti VR  è stato protagonista di quattro giornate con Dorico virtuale – proiezioni in VR. A Corto Dorico presente, quindi, la giuria di qualità: la regista Wilma Labate (Arrivederci Saigon, La mia generazione, Signorina Effe), il produttore del gruppo Groenlandia, Andrea Paris (Smetto quando voglio, Il Primo Re) e la montatrice nominata agli Oscar per La vita è bellaSimona Paggi e molti altri. Il programma completo è su www.cortodorico.it

 

Molto apprezzate dal pubblico e dagli addetti ai lavori le novità di questa edizione: Il Pitching e il Cinema VR.

Il Pitching – Con il progetto “Shorts for My Future”, Corto Corico Film Fest ha scelto di occuparsi anche di pitching, in collaborazione con l’Accademia del cinema Renoir e Road to Pictures Film. Un momento in cui gli autori/registi con i propri progetti hanno incontrato il mercato, ovvero i produttori (cinematografici e televisivi) cercando di convincerli in pochi minuti della bontà della loro idea al fine di valutarne il possibile finanziamento e la successiva realizzazione. Gli incontri si sono svolti alla presenza di Ciro D’Emilio, regista e direttore artistico dell’Accademia del cinema Renoir e, la masterclass di pitching è stata tenuta dallo sceneggiatore Ezio Abbate(Suburra – la serie, I Diavoli). 

 

Con il Cinema VR, Corto Dorico Film Fest guarda al futuro diventando sempre più punto di riferimento per le novità e la sperimentazione. Quest’anno anche l’importante collaborazione con Rai Cinema Channel e il supporto dell’Università Politecnica delle Marche. Una serie di incontri e proiezioni per gli appuntamenti di Dorico Virtuale a cura del regista e produttore Omar Rashid. Si è potuto assistere alla proiezione di “Vulcano” con la voce di Valentina Lodovini, “Segnale d’allarme – la mia battaglia vr” di Omar Rashid ed Elio Germano con Elio Germano; “La regina di cuori” di Thomas Turolo con Beatrice Vendramin, Maria Sole Pollio e Giuseppe Battiston e musiche di Aka 7even; “Lockdown 2020 – l’italia invisibile” di Omar Rashid con le voci di Matilde Gioli e Vinicio Marchioni e il cortometraggio VR Free di Milad Tangshir, contenuto in realtà virtuale realizzato all’interno del carcere “Lorusso e Cotugno” di Torino.

 

Corto Dorico Film Fest e i Diritti Umani – Oltre alla forte collaborazione con Amnesty, anche quest’anno uno sguardo sempre attento ai diritti umani. In questa edizione la proiezione del film “Let’s kiss. Franco Grillini, storia di una rivoluzione gentile” di Filippo Vendemmiati, alla presenza del regista e di Grillini e in collaborazione con Arcigay Comunitas Ancona e per la Giornata dei diritti umani “Flee” di Jonas Poher Rasmussen in selezione ufficiale al Festival di Cannes 2020 ed al Sundance Film Festival nel 2021 e candidato come miglior documentario europeo, miglior film d’animazione europeo e anche nella categoria European University Film Award agli European Film Awards e proposto agli Oscar per la Danimarca come miglior film straniero. 

 

Oltre Le Mura – Il Cinema In Carcere – Corto Dorico, come da sua tradizione, ha varcato le mura dei luoghi di reclusione, con un progetto che al Festival sta molto a cuore, quello di portare l’arte cinematografica tra i detenuti, favorendo momenti di incontro e di scambio culturale, fuori da qualsiasi discriminazione e pregiudizio. Quest’anno il progetto Oltre le mura ha coinvolto tutti gli istituti penitenziari delle Marche, in un viaggio che ancora una volta ha veicolato una riflessione sulla libertà espressiva del cinema, con la proiezione in anteprima dei corti selezionati per il concorso nazionale cortometraggi e la discussione collettiva e partecipata di quanto visto sullo schermo. Come sempre Oltre le mura è anche uno dei premi del Festival, il Premio Ristretti oltre le mura, con i detenuti che hanno assegnato il Premio al miglior cortometraggio. Con il patrocinio del Garante regionale dei diritti della Persona, Giancarlo Giulianelli.

 

Territori – Un focus sul territorio marchigiano e sul cinema che lo racconta, sempre partendo da quella ricognizione sul reale che da qualche anno è uno dei cardini della sua programmazione. Tre film, tre racconti di coraggio, tre atti d’amore verso una terra, le Marche, le sue storie, le sue battaglie e le sue rinascite: Il viaggio del viaggio di Davide Lomma autori Giampiero Solari e Paola Galassi alla presenza degli autori e del cast (in anteprima nazionale); L’ultima partita di Pasolini di Giordano Viozzi in collaborazione con il Festival Porretta Cinema per cominciare già a celebrare il centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini e la proiezione del film Quando tu sei vicino a me di Laura Viezzoli documentario che racconta la straordinaria realtà della Lega del Filo d’Oro. Legati al “territorio” anche altri due appuntamenti: una tavola rotonda dal titolo “le tendenze del mercato del cinema e il ruolo delle regioni” che ha visto confrontarsi studiosi e operatori sulle strategie di sviluppo delle Marche, e la presentazione dei corsi 2022 da parte dei docenti di Officine Mattòli. 

 

Cinebimbi – Anche i ragazzi sono stati al centro del Festival con la neonata Scuola di Cinema per ragazzi e ragazze con due workshop dedicati ai ragazzi dagli 11 ai 13 anni (rispettivamente a cura di Lorenzo Bastianelli dal titolo Recitazione Cinematografica e da Nikola Brunelli per Il Mestiere del Filmmaker. Inoltre, per il consueto appuntamento con il Cinebimbi sono stati presentati tre cortometraggi realizzati dai bambini della SAB – Scuola delle Arti per Bambini e Bambine, negli anni creativi 2019/2020 e 2020/2021, La scoperta, Osimo Wanted e Il piano perfetto.

 

Il Festival Corto Dorico è co-organizzato dall’associazione Nie Wiem e dal Comune di Ancona con il contributo del MiC, Regione Marche, Università Politecnica delle Marche, Fondazione Marche Cultura e Garante Regionale dei Diritti della Persona – Marche, con il sostegno di Amnesty International Italia, Polo9, Associazione La Locura. 

 

Nel corso degli anni Corto Dorico ha avuto l’onore di avere come ospiti e giurati nomi come Elio Germano, Gianni Amelio, Pupi Avati, Matteo Garrone, Ugo Gregoretti, Claudio Giovannesi, Giuseppe Lanci, Marco Spoletini, Cristiano Travaglioli, Matteo Rovere, Gabriele Mainetti, Matteo Cocco, Piera Detassis, Giacomo Ciarrapico, Matilde Barbagallo, Maurizio Nichetti, Ruggero Deodato, Marco Bechis, Gianfranco Pannone, Valentina Carnelutti, Alessandro Rossetto, Edoardo Winspeare, Alessandro Piva, Agostino Ferrente, Valeria Golino, Michele Riondino, Sydney Sibilia, Marco D’Amore, Daphne Scoccia, Marco e Antonio Manetti, Serena Rossi, Carlo Macchitella. 

MOTIVAZIONI PREMI

 

Premio Stamira

“Big” di Daniele Pini

Motivazione: “Big è un film pieno di idee, ha stile e un linguaggio sintetico come chiede il cortometraggio. Gli attori lavorano in sottrazione e dunque sono autentici grazie a una direzione sapiente”.

 

Menzione Speciale

“Lia” di Giulia Regini

“Un film coraggioso e delicato allo stesso tempo”.

 

Premio Nie Wiem al Miglior Cortometraggio d’impegno sociale

“Tropicana” di Francesco Romano

“Per aver girato, con sapienza registica, in uno scenario ludico deviante, tra una sala di casa trasformata in sala-giochi e una sala scommesse, la storia di un bambino che deve subire, in un contesto sociale disagiato, l’infantilismo del padre, che si dimostra il vero “enfant”, come nell’omonimo film dei Dardenne, lasciando alla sola madre il peso della responsabilità genitoriale, assegniamo a Tropicana di Francesco Romano il Premio al Miglior cortometraggio di impegno sociale”.

 

Premio Giuria Giovani Nazareno Re

“Le buone maniere” di Valerio Vestoso 

“Per aver saputo coinvolgere lo spettatore in un crescendo emotivo che racconta la storia di un dolente riscatto personale e sociale sul “trionfo dell’abbrutimento”. Il passaggio dai toni ironici, talvolta grotteschi, a quelli comici fino alle coloriture più drammatiche, è scandito da un montaggio che sa alternare pause narrative e accelerazioni, riuscendo anche a sottolineare il primato della parola come forma di ribellione civile. Decisiva la prova attoriale di Giovanni Esposito nei panni del protagonista, che riesce a dare corpo e voce alle inquietanti “buone maniere” cui allude il titolo”.

 

Premio Cgs Acec Sentieri di Cinema

“U figghiu” di Saverio Tavano

“Per aver raccontato, ricorrendo ad un linguaggio fortemente carico di simboli ed allegorie, ancorché desueto e non sempre immediato, una piccola storia che, a partire dal tema del rifiuto della marginalità e della diversità, corteggia anche elementi di fede, religione e materialismo.
In un microcosmo che sembra dominato dal totale rifiuto del diverso, mette in scena una problematica figura Christi che spezza l’ipocrisia e diventa elemento di rottura e di riflessione spostando il campo di osservazione sull’altro. L’autore costruisce un prodotto compiuto nel suo simbolismo del quale si sottolineano positivamente l’utilizzo significativo dei tanti elementi sonori e visivi (compresi i sottotitoli); così come la coerenza fra atmosfera generale, fotografia livida e recitazione degli attori, quasi tutta giocata su primi e primissimi piani”.

Premio giovani salto in lungo – cantiere di cinema

“Due” di Filippo Meneghetti

“Per il modo in cui sono state affrontate tematiche sensibili come l’amore tra due anziane, l’omosessualità, il rapporto tra madre e figlia e la malattia che in qualche modo è di intralcio nella relazione delle due protagoniste, per aver impresso nei nostri occhi il forte simbolismo scenografico e sonoro, lo stretto rapporto tra la musica ed ogni singola inquadratura, per la scelta dei colori che rispecchia i sentimenti e le emozioni che le due protagoniste hanno comunicato attraverso un’ammirevole performance, nei ruoli di Madeleine e Nina, per averci fatto emozionare”.